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Il profumo del tuo brand (parte 1)

06/01/2014
Enzo Volpi
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“Era già in procinto di abbandonare quel pubblico spettacolo per tornarsene a casa lungo la galleria del Louvre, quando il vento gli portò qualcosa, un’inezia, appena avvertibile, un frammento, un atomo di odore, no, ancor meno: piuttosto il presentimento di un odore che non un odore vero e proprio – ma nello stesso tempo anche il sicuro presentimento di qualcosa di mai annusato”  (da Il Profumo di Patrick Süskind).

“Quando si dice che un romanziere riesce a essere più descrittivo, dettagliato e concreto di un qualsiasi pubblicitario o uomo di marketing ci si riferisce evidentemente a prose come quella di Patrick Süskind, che non solo riproducono minuziosamente l’idea del narratore, creando colori, sapori, sensazioni etc., ma riescono a spingere la mente del lettore a un livello di percezione che va oltre la rappresentazione fisica dei fatti.

Ne Il Profumo, SüskindIl profumo presenta Grenouille, il protagonista del romanzo, in modo a dir poco sublime. Grenouille nasce con una dote: ha una fortissima sensibilità olfattiva. È un naso, come dicono i profumieri. Ma di gran lunga più raffinato, potente e preciso di quelli che si trovano sul mercato. E Süskind, per far capire ai suoi lettori il livello di talento in questione, descrive una circostanza in cui la percezione olfattiva del protagonista non è attivata da un odore, seppur minimo (come un frammento o un atomo), che avrebbe comunque una consistenza fisica, bensì da un presentimento di odore.

Pensaci, il presentimento di un odore è un’immaginestraordinaria che non esiste. Si potrebbe addirittura parlare di una non-immagine… che tuttavia riesce, non senza una certa suggestione narrativa, a far passare perfettamente il messaggio dell’autore.

Cosa c’entrano gli odori con l’argomento di questo post? Gli odori, forse, niente. Ma il concetto del presentimento, ovvero, di una non- immagine che attiva i sensi delle persone e, quindi, i processi decisionali, è ciò che potrà aiutarci a comprendere l’importanza dell’identità di un sito/azienda rispetto a ciò che le persone percepiscono e al modo in cui decidono di seguire un brand sulla spinta di qualcosa che somiglia molto al presentimento di Grenouille” (Marco De Veglia).

Le marche attraverso i loro brand ci raccontano una storia, che attiva la percezione di qualcosa di sottile,  di sensazioni, di emozioni che, una volta stimolate, ci condurranno attraverso le nostre scelte di consumatori. La magia di tutto questo sta proprio nel fatto che non ne siamo consapevoli. Lo stimolo ci raggiunge in modo disincantato, ma molto efficace.

Investire sul brand significa lavorare affinché la nostra marca sedimenti a tal punto nella mente di qualcuno fino a diventare una persuasione innocente e irrintracciabile. Difficile da credere vero?

Del resto anche ciascuno di noi rappresenta se stesso tramite il proprio Brand

Cioè come siamo, come ci muoviamo, come parliamo, dicono qualcosa di noi. Qualcosa che ci fare apprezzare da taluni (pochi), che ci farà risultare non interessanti da altri (la maggioranza) e che ci farà sembrare detestabili da altri ancora (i rimanenti).
Lavorare sul brand di se stessi dsignifica aumentare il proprio valore per gli altri; divenire utili e interessanti per qualcuno. Nella misura in cui il nostro brand viene percepito di valore, tanto più riusciamo a farci apprezzare e quindi farci pagare. L’estremizzazione del concetto si ottiene osservando le star dello spettacolo o del mondo sportivo.

Gianni Agnelli diceva, parlando della Juventus, che un buon giocatore non è mai pagato abbastanza. Il suo estro, la sua bravura, rappresentano l’incarnazione dei sogni di tutti quelli che lo guardano. Il suo valore è alto poiché consente di  trasferisce agli occhi degli osservatori l’immagine riflessa di se, anche questi vorrebbero essere come lui, aspirare alla sua vita.

Un brand in definitiva, che sia di un’azienda o personale deve contenere tre elementi essenziali:

 

Schermata 2014-01-06 alle 18.59.06                                                                     Guarda un esempio qui

Applicando questa semplice formula siamo in grado di modellare la nostra azione e la nostra personalitàper distinguerci e parlare al nostro pubblico nell’immenso mare della concorrenza odierna.

 

 

About the author

Marketer, autore e formatore. Aiuto imprenditori e manager a comunicare la propria idea di futuro e della brand identity aziendale attraverso gli strumenti contemporanei più adeguati allo scopo.

Enzo Volpi
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