Social media e marketing
Abbiamo scherzato tutti con i social media, avvicinandoci per gioco o per curiosità, attratti dalla rapidità con cui si poteva entrare in contatto con i propri amici e conoscenti.
Li abbiamo visto però crescere tanto velocemente da lasciare sbalorditi.
Hanno infatti rapidamente occupato la posizione di canale principale della comunicazione.
Ricordo con un certo divertimento quando un paio di anni fa la figlia di un amica mi disse: “Noi giovani non usiamo la posta elettronica, è antica. Usiamo Facebook”.
Oltre a portare alla mia attenzione l’evidente salto generazionale questo fenomeno impone un’analisi per considerare dove siamo stati, dove siamo e dove stiamo andando.
Il cambiamento in corso è tanto rapido da attrarre l’attenzione degli operatori di marketing e delle aziende.
Così provo a gettare uno sguardo sui motivi di questo cambiamento.
1) I Social Media stanno acquisendo peso come strumenti di vendita
I social sono ormai considerati come strumenti funzionali alla comunicazione marketing. Sempre di più i team di vendita stanno escogitando modi per renderli anche strumenti adatti alla vendita.
In un’intervista Fran Belzer, vice presidente di Kurlan associate e auto-proclamato ‘riformatore della vendita’ dichiara che passa sempre più tempo, ogni giorno, alla creazione di contenuti social.
“Le vendite possono costituire la reputazione aziendale”; creare una relazione raccontando una storia all’interno dei social può altresì consentire di recuperare la comunicazione con clienti che da mesi ‘evitavano’ il contatto con altre forme di comunicazione aziendale.
Come possono le aziende usare i social media come strumento di vendita:
- Settare allarmi e monitorare: notificare se qualcuno sta parlando o conversando utilizzando keywords che riguardano il settore o il mercato interessato.
- Mantenerli fruibili e responsive. Usarli come canali di promozione potrebbe essere dannoso e allontanare i clienti. Invece occorre impostare contenuti utili ed interessanti e rispondere ad ogni questione.
- Inserire la social media intelligence all’interno delle azioni di marketing. Essere sempre sicuri di condividere ogni informazione con i principali social come Facebook, Twitter o LinkedIn. Usare se possibili software dedicati alla gestione e monitoraggio di tali azioni.
2) I Social Media stanno diventando qualcosa di più che un gioco apparente
Da qui la necessità di collegare le azioni social con quelle del resto dell’azienda, come sito, news letter e blog. L’obiettivo è evitare un senso di separazione che non porterebbe benefici nell’azienda.
Per ottenere ciò sono necessari due importanti aggiornamenti:
- Aggiornamento tecnico. Passare gradualmente a strumenti che consentano automatismi di integrazione della strategia online
- Aggiornamento della mentalità. È lo scoglio sul quale si infrangono le buone intenzioni. Occorre assicurarsi che tutta l’azienda, ogni punto di contatto di essa con il pubblico, assuma una mentalità interata e social volta alla relazione e all’interesse
3) Le aziende stanno cercando di andare oltre la misurazione del ROI
All’inizio tutto era partito dalla misurazione del ritorno sull’investimento come se questo potesse assolutamente rappresentare l’unico risultato.
Ora la misurazione si sta spostando verso altri parametri come i ‘mi piace’, i ‘retweets’, e i ‘g+’ .
Parametri molto più vicini alla logica dell’azienda perché:
- rappresentano il gradimento
- consentono di tracciare e individuare possibili aggiustamenti della comunicazione e delle azioni intraprese per la generazione dei ‘contatti’
4) La ricerca sui Social sta diventando una realtà
La social search è un termine che rappresenta l’evoluzione del modo di effettuare ricerca sulle queries da parte degli utilizzatori.
I Marketers hanno iniziato a prestare attenzione a tale tipo di ricerca che è destinata a crescere a dismisura.
Basti pensare all’interesse prestato dai grandi operatori come Google +, o Bing social o Facebook con il lancio di Graph search, un motore di ricerca che utilizza segnali social per individuare rilevanti risultati personalizzati.
5) La ricerca Visual continuerà a crescere
Pinterest, Instagram, Tumblr… stiamo ascoltando e imparando sempre di più su questi nomi e le ragioni sono legate al fatto che la ricerca tramite la condivisione visuale paga almeno cinque volte di più che quella social ‘tradizionale’.
Anche le aziende stanno comprendendo questo meccanismo e sono incoraggiate ad utilizzare immagini chiare e accattivanti che estendono la condivisione e la visualizzazione su Google+ e Facebook.
Infatti blog e post con immagini e foto generano il 53% in più di ‘mi piace’ che il solo post scritto.
6) Il Mobile sta diventando la via di accesso primaria ai Social Media
Secondo una ricerca Nielsen, il tempo speso con le mobile apps e il mobile è cresciuto del 63% rispetto all’anno precedente e il mobile sta rapidamente diventando il primo mezzo di consumo e di interazione social (e presto lo sarà anche per tutto il resto).
Come risultato assistiamo alla trasformazione di aziende che guardano al mobile come la prima forma di comunicazione, ottimizzando i loro contenuti per i mobile devices e incoraggiando l’uso di tali strumenti per cose come il live tweeting e la geo-localizzazione.
Questi sono argomenti che possono ampliare notevolmente le possibilità di commercializzazione dei loro prodotti.
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