Le grandi idee non nascono per caso.
Esse sono frutto di un percorso mirato, in grado di allineare perfettamente la nostra creatività con la richiesta del cliente.
Sguinzagliare la propria fantasia sperando di trovare la genialata del secolo purtroppo non funziona, perché il pensiero creativo richiede dei confini ben precisi per essere efficace.
La grande differenza tra un creativo e un aspirante tale, infatti, è che il primo sa bene dove porre dei limiti al suo talento mentre l’altro no.
Lo so, sembra un paradosso, ma lascia che ti spieghi.
Ogni cliente ha una storia, dei valori e un modo di fare ben distinguibili.
Allontanarsi troppo da essi e cercare di stravolgere i suoi princìpi è sbagliato, persino in un ambito di pensiero in cui tutto sembra lecito.
Un’idea funziona bene solo se è controllata, e questo controllo viene esercitato dall’identità e dalla richiesta del tuo cliente.
È lui a definire, anche se spesso non direttamente, lo spazio creativo in cui puoi muoverti e iniziare a generare le tue idee.
In questo spazio frasi come “Mi piace” vengono sostituite da “Funziona”, perché se ciò che abbiamo pensato è frutto di un processo strutturato, i gusti personali passano in secondo piano, anche quelli del tuo cliente.
Se tutto questo ti sembra scontato, beh, sappi che non lo è: ancora oggi molte aziende faticano a capire cosa vogliono davvero i propri clienti, e per questo tentano di convincerli delle loro idee finendo inevitabilmente per scontrarsi.
Prova a pensare alla storia di Mark e Valdar.
I due non vanno d’accordo proprio perché parlano una lingua diversa, e le loro idee non rientrano negli stessi confini.
Valdar, il perfido vichingo che rappresenta le “cattive” agenzie, non ascolta ciò che Mark (il cliente) ha da dire, e con lui parla l’incomprensibile vichinghese antico.
Il punto è che ognuno di noi ha una differente visione della realtà, e ciò che è reale per te spesso non è reale per gli altri.
Questo concetto vale anche per le idee: ciò che ti ha fatto sobbalzare dalla sedia e urlare “Eureka!” potrebbe rivelarsi un flop una volta presentato al cliente.
È per questo motivo che occorre generare idee che parlano la stessa lingua.
Un modo efficace per capire chi è il tuo cliente e sapere come la pensa è l’analisi strategica.
Si tratta di una vera e propria intervista in cui vengono toccati moltissimi punti dell’azienda del tuo cliente.
Dal fatturato alle convinzioni personali, tramite l’analisi strategica si riesce a delineare un quadro completo delle persone con cui lavoriamo, in maniera tale da riconoscere subito i loro valori e adattarci ad essi.
L’analisi strategica non è solo utile per noi, ma anche per il cliente stesso.
Come ho accennato poco fa, infatti, avere visioni diverse della realtà porta anche ad avere giudizi diversi, soprattutto nei confronti di noi stessi.
Ecco perché i clienti, quando si interfacciano con una persona esterna che li intervista, scoprono sempre nuovi aspetti della loro realtà, riuscendo a raccogliere pareri diversi e costruttivi per il loro business.
L’analisi strategica fa emergere ciò che è una persona prima di ciò che è la sua attività, e questo diventa utilissimo per la generazione di idee, progetti e collaborazioni.
Clevermarketing effettua analisi strategiche da anni, e ha già aiutato diversi business a capire davvero cosa sono e dove vogliono arrivare.
Se anche tu vuoi generare idee che parlano la stessa lingua del tuo cliente, contattaci: attraverso un’analisi strategica completa ti indirizzeremo sulla strada giusta.