Siamo tutti uniti al tutto, realtà non separate da ciò che ci circonda. Fisico, mente, corpo. Materia, essenza e consapevolezza.
Un marketing che voglia rivolgersi ad un mondo in cammino non può trascurare questi concetti. Siamo in un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti, dalla velocità dello scambio di merci e informazioni, dalla circolazione di IDEE.
La produzione e l’offerta di prodotti sempre nuovi oggi non è più un problema. Oggi il vero problema è la domanda.
Ricordo con un certo affetto le prime lezioni di economia ricevute dal mio, oramai scomparso, professore di economia, il quale mi illuminò a 15 anni con la solenne verità che il prezzo è influenzato dal gioco tra la domanda e l’offerta. Ossia dovrebbe aumentare o diminuire in relazione ai due fattori.
Ebbene in questo periodo l’offerta è sostenuta e la domanda scarseggia. Conseguenza di ciò è un ritocco dei prezzi al ribasso con evidenti pericoli in vista per le aziende, che comunque hanno costi e capitale circolante diffusi per poter sopravvivere.
Cosa c’entra il marketing olistico con tutto ciò?
Il marketing olistico è un’estensione del marketing resa attuabile dai nuovi mezzi di informazione che trasferiscono il potere dal produttore al consumatore. I fruitori dei beni oggi sono in grado di decidere , di valutare e scegliere, determinando il prezzo dell’acquisto. E’ l’epoca del “permission marketing” nella quale l’azienda deve essere pronta a farsi trovare in grado di soddisfare l’esigenza personalizzata del cliente.
Questa sorta di inversione, definita appunto “reverse marketing” da un guru come Kotler, impone una profonda revisione ai concetti di comunicazione e organizzazione aziendale:
“ le imprese, dunque, devono passare da una filosofia “produci-e-vendi” alla filosofia “ascolta-e-rispondi”, ampliando la propria concezione della funzione del valore dei clienti e mirando a soddisfare le loro esigenze nel modo più comodo ed efficace, minimizzando il tempo e le energie che il cliente deve dedicare alla ricerca, all’ordine e al ricevimento di beni e servizi” (cit. Kotler-“Il marketing che cambia”).
Le aziende più accorte costruiscono una brand identity, intesa non come logo, ma come insieme di valori e servizi aziendali in grado di rispondere a questi cambiamenti.
Per prima cosa il marketing olistico non è altro che un marketing che tenga conto di ogni aspetto della vita aziendale.
In particolare di:
-
Relazione con il cliente
-
Relazione con le risorse interne
-
Relazione con i fornitori
-
Comunicazione integrata
Occorre mettere in campo un modo nuovo di intendere la vita aziendale altrimenti il rischio è quello di essere eliminati dalla competizione.
La necessità di un marketing olistico al giorno d’oggi è sempre più presente per poter sopravvivere e primeggiare nel mercato.
Per altre informazioni sul marketing olistico guarda qui: Clevermarketing