Una recente ricerca ha messo in evidenza che in Italia le aziende spendono ancora poco nel marketing. Il settore vale circa 10 miliardi di € e ha un potenziale molto più elevato. Anche le aziende, piccole e medie, ne sono consapevoli: senza la comunicazione non si cresce.
Perché allora si spende ancora poco? Sarà una questione di soldi, di dimensioni o di cultura? O forse è più dovuto alla confusione causata dall’onda di informazioni veicolate dal web che lascia disorientati?
Ogni titolare di azienda che ci è già passato sa bene che crescere con le proprie forze si può, fino ad un certo punto; poi la scelta di essere “marketing oriented” è obbligatoria.
Chiarisco un punto appreso da sua maestà l’esperienza. Il marketing è una questione di numeri, di metodo, di ragionamenti finanziari e pianificazione, i quali, se ben architettati, consentono una comunic-azione efficace basata su strategia e visione.
La comunicazione è quel legame con una persona che fa capire chi sei, ovvero in che modo la puoi aiutare a realizzare i suoi sogni e i suoi desideri. Cercando di non soffermarti alla risposta più semplice: proporre la merce per rispondere alle sue esigenze (ha ancora senso parlare di bisogni oggi?).
Se ti concentri solo sul persuadere che sei il migliore e non ti sforzi di trasmettere una visione che intercetti la visione dei tuoi clienti - o potenziali - allora devi sapere che difficilmente questi diventeranno tuoi fan.
Un cliente diventa fan quando sei irresistibile e ciò che è irresistibile di rado è facile o razionale. (Seth Godin)
Se devi avviare il tuo percorso di marketing o sei nel bel mezzo di un cambiamento, la soluzione è fermarsi a pensare e porsi delle domande.
Per coloro che vogliono una buona comunicazione e credono nel cambiamento, la scelta di lavorare sulla strategia è la strada giusta.
Il primo passo quindi è identificare la tua visione. L’idea strategica che ti guida nell’incontrare la visione del tuo pubblico.
Il secondo passo è costruire la tua piattaforma di marketing. Una struttura ordinata di segni, significati, valori, che produca contenuti e messaggi attraverso strumenti e iniziative consentite dal budget e dalla visione aziendale. Una macchina flessibile che agisce e reagisce al mercato.
Il terzo è scegliere un “mentore". Costruire una marketing platform a volte richiede un cambiamento, che può impattare sulla cultura aziendale. È qui che hai bisogno di una buona agenzia; non solo perché è qualificata ad utilizzare i migliori strumenti online e offline presenti sul mercato, ma perché ti aiuta nell’identificare e sostenere l’idea che trasforma le persone in fan.
Un’idea non facile o razionale, come si accennavo sopra. Che sia trasformabile in storie da raccontare, che costituisca un percorso per chi la ascolta e che ti renda naturalmente attraente.
Niente facili entusiasmi; è faticoso e richiede tempo e lavoro.
Quindi riassumendo, gli elementi per costruire una buona comunicazione sono:
- una visione di lungo periodo;
- una piattaforma di marketing;
- una buona agenzia.
Chiudo da dove ho iniziato, senza un budget adeguato non si può fare: non essere avaro, in fondo stai investendo su di te. Infine serve qualcuno al timone, in azienda ci deve essere un responsabile marketing (il CMO) che abbia autonomia decisionale, altrimenti, come sopra, non si può fare.